La richiesta
Il progetto mira a sviluppare un trattamento personalizzato nella terapia del glioblastoma (GBM), il più comune tumore maligno a carico dell’area cerebrale primitiva del cervello umano.
Ares ha due obiettivi principali:
- identificare nuove terapie in grado di bloccare la capacità proliferativa e infettiva delle cellule tumorali di GBM, eventualmente estendendo queste terapie a gliomi di basso grado, al fine di identificare una cura efficace anche nella fase iniziale della malattia;
- sviluppare nuovi esami in grado di prevedere la risposta dei pazienti ai farmaci, permettendo così una personalizzazione della terapia.
L’attività
Il compito di eXact lab è di coordinare il progetto stesso e la realizzazione di un ecosistema cloud-based che permetta di gestire tutti i tasks computazionali del progetto.
I benefici
Il progetto è caratterizzato da aspetti fortemente innovativi che puntano allo sviluppo ed integrazione di tecniche sperimentali e computazionali innovative.
Al termine del progetto sarà disponibile per l’implementazione una banca di cellule staminali di glioblastoma, saranno creati dei nuovi modelli 3D in vitro per studiare l’invasività delle cellule GBM e saranno formalizzati i risultati dei test di valutazione d’efficacia delle molecole identificate come candidate in grado di bloccare l’invasività del GBM.
Inoltre, saranno sviluppati i seguenti output con possibilità in futuro d’impiego commerciale:
- una piattaforma tecnologica integrata (ecosistema) da impiegare nell’area dei servizi di dati avanzati per la salute
- dei kit diagnostici per la previsione in vitro della risposta alla terapia
Il cliente
I partner del progetto sono eXact lab, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto Officina dei Materiali (CNR-IOM), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’Università degli Studi di Udine – DAME e la ditta Dott Dino Paladin, ai quali si aggiunge la partecipazione dell’Ospedale di Udine nel ruolo di Utente Finale.
Attraverso il coinvolgimento dell’Azienda ospedaliera sarà possibile portare avanti l’eventuale sperimentazione clinica delle molecole più promettenti, offrendo così al progetto una futura opportunità di ulteriore sviluppo.